domenica 23 novembre 2014

Cube X Cursed X Curious

L'argomento di oggi è un anime di genere fantastico, che tra l'altro vince lo speciale premio "anime con il primo episodio meno indicativo dell'effettivo stile della serie". Motivo per cui, se dopo esservi sorbiti la recensione che mi accingo a fare volete concedergli un'occasione, suggerisco caldamente di aspettare il secondo episodio per decidere se guardarlo o no. Si tratta di una serie in 12 puntate uscita nel 2011, appunto "Cube X Cursed X Curious", o C3 per amor di brevità, tratto da un'omonima light novel.
Il protagonista, Haruaki Yachi, riceve dal padre perennemente in viaggio un cubo misterioso, che la notte stessa si trasforma in una ragazzina.Veniamo così a sapere dell'esistenza di strumenti maledetti, oggetti così intrisi di violenza e malvagità da assumere speciali poteri e, in alcuni casi, forma e consapevolezza umane. Proprio come quella ragazzina, Fear-In-Cube, strumento di tortura, perseguitata dal ricordo di quello che ha compiuto e che potrebbe ancora compiere, e determinata a liberarsi della sua maledizione...
Nulla di strano per il povero Haruaki, comunque. Sono anni che il padre gli recapita oggetti maledetti con lo stesso problema, visto che lui è immune alle maledizioni e l'area in cui vivono è carica di energia positiva. Il ragazzo accoglie così in casa Fear... con grande fraintendimento e dispiacere della vicina di casa Konoha.

L'apparenza...

Detto così, potrebbe essere l'inizio di uno dei tantissimi harem più o meno soprannaturali che sembrano riscuotere tanto successo in Giappone. Purtroppo per chi si aspettava di vedere una cosa del genere (e per fortuna mia, altrimenti non penso che lo starei recensendo) già dalla seconda puntata c'è una brusca virata, e prevalgono scene d'azione e brutali combattimenti. A partire da un'organizzazione dedita all'eliminazione degli strumenti maledetti, che non si fermerà di fronte a nulla per sterminare Fear e gli altri, fino ad una catena di sanguinosi omicidi seriali. Completo di elementi splatter.

... a volte inganna.



E avete presente quando ho accennato alle maledizioni che gli strumenti animati dalla violenza e dai pensieri negativi portano ai loro proprietari? Si va da quelle che risucchiano l'energia vitale, a quelle che spingono alla violenza, ad altre ancora più inquietanti... avrete l'occasione di vederle senza particolari censure, almeno in un caso in una scena decisamente disturbante. Vi avevo avvisato che non era esattamente un harem, ragazzi U_U
Detto questo, si potrebbe dire che l'anime pecca di una certa indecisione, in quanto si sforza comunque di incorporare equivoci, doppi sensi e inquadrature femminili tipici del genere harem, probabilmente per stuzzicare l'attenzione dei fan di quest'ultimo. A mio modesto avviso, se ne avesse fatto a meno, lasciando così più spazio alla trama, all'azione e all'approfondimento dei personaggi, sarebbe stato ancora più originale ed interessante, ma rimane comunque un titolo assai gradevole.
Un altro difetto è la mancanza di una conclusione seria, dovuto al fatto che solo la parte iniziale delle light novels è stata adattata, e che non ci sono tracce di una seconda stagione. Devo dire che questo è un problema piuttosto comune tra le serie che seguo.
Ma se la trama appare tuttavia incompleta, e per questo a tratti incoerente, l'anime recupera ampiamente terreno dal punto di vista dell'animazione, decisamente di alto livello, con inquadrature efficaci e scelte stilistiche originali che danno una tinta surrealistica ad alcune scene. Sono frequentissimi i momenti in cui avrei voluto mettere in pausa la puntata e salvare uno screenshot da usare come wallpaper. Anche la colonna sonora è ben curata.




Dal punto di vista "filosofico" la questione su cui si fonda la storia è quella della natura umana, e della possibilità da parte degli strumenti maledetti di diventare appunto umani. E' possibile cambiare quello che si è, e liberarsi di un passato di violenza e sangue? Su questa problematica si basano alcuni dei dialoghi più affascinanti dell'anime.
I personaggi sono interessanti, anche se, come accennavo, la maggior parte di loro non ha spazio sufficiente per essere approfondita a dovere. Fear è di sicuro il personaggio più approfondito, e si presta molta attenzione alle sue motivazioni, al suo desiderio di diventare umana ed al suo conflitto interiore. D'altro canto, dal punto di vista del carattere è spesso una bambina, e la sua completa ignoranza del funzionamento del mondo umano dà origine ad un paio dei momenti più umoristici della serie. Ed infine c'è la dimensione epica delle sue scene di combattimento, dato che tra i diversi meccanismi che la sua maledizione le permette di materializzare troviamo cose come una specie di martello pneumatico, una ghigliottina, una ruota dentata ed una vergine di ferro.
Haruaki, come potreste avere notato dalla prima immagine, è fisicamente molto simile ai protagonisti di parecchi altri anime. Si distacca per un'effettiva utilità, e per il fatto di sapere (più o meno) cosa sta facendo. Ho apprezzato il fatto che spesso il suo rapporto con Fear risulti, più che come un interesse sentimentale, come quello con una sorellina un po' problematica da aiutare a crescere.
Insomma, questo anime, nonostante alcuni difetti, è caldamente consigliato ai fan del soprannaturale horror ma non troppo. Buona visione!

Clara

Come ci ricorda Fear alla fine di ogni puntata, guardatelo o vi maledirò!

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