mercoledì 10 settembre 2014

I parchi di Londra

Come promesso, ricomincia anche la sezione dedicata ai viaggi, e ricomincia dall'affascinante capitale inglese. Ma a quel punto, si è posto il tipico problema: che cosa dire di una città su cui già sono stati presenti su Internet  itinerari, consigli per tutti i generi di turisti, e resoconti di viaggi in numero sufficiente a seppellire la mia povera opinione?

E da quando questo è stato un problema? Hai sempre scritto lo stesso di quello che ti passava per la testa, o no?

Io avevo proposto di sostenere che a Londra aveva trovato il Dottore e che insieme avevano salvato il mondo da un'invasione di perfidi unicorni rosa. Nessuno avrebbe mai potuto dimostrare che non era vero.

Credo che conserverò quell'idea per un momento di disperazione, grazie tante. Nel frattempo, l'idea che mi è venuta è stata semplice. Visto che c'è già abbondanza straripante di suggerimenti su cosa fare a Londra, la sottoscritta si dedicherà invece a... come riposarsi a Londra!

Avevate già intuito che la pigrizia è uno dei tratti caratterizzanti della nostra Clara, vero?

Ammettiamolo, Londra è stancante. E' vastissima, ricchissima di cose da fare e vedere, affollata di persone di ogni etnia e nazionalità, spesso frenetica. E per un turista deciso a cogliere il massimo dalla visita, può essere davvero un'esperienza prosciugante.
Per fortuna, ci sono i parchi. La capitale inglese è ricca di affascinanti spazi verdi, estesi, tranquilli, e soprattutto molto puliti. Ci si può distendere sull'erba a fare un sonnellino, passeggiare su viali e sentieri, riempirsi i polmoni di aria pulita e le orecchie di voci pacifiche che chiacchierano, o bambini che giocano. I londinesi, a quanto ho potuto vedere, ne approfittano spesso e volentieri nelle giornate di bel tempo, ma anche per un turista può essere una pausa assai gradita e, perché no, un modo per vedere spicchi di città spesso ignorati. Sono otto i Royal Parks, i polmoni verdi della città, ed io ho avuto il piacere di visitarne tre.
Il primo, e probabilmente il più famoso di tutti, è Hyde Park: 350 acri verdeggianti con al centro il lago Serpentine, dove si possono noleggiare barche e pedalò. A poca distanza si trova anche la Diana Memorial Fountain, una fontana in cui l'acqua scorre su scivoli di pietra, lasciando la possibilità di rinfrescarsi i piedi o, per i bambini, di giocare a spruzzarsi.



Una singola strada separa Hyde Park dai vicini Kensington Gardens, un altro dei Royal Parks, che è diventato famoso soprattutto come ambientazione del libro di Peter Pan. C'è anche una statua dedicata al famoso bambino che non voleva crescere, celata tra gli alberi che costeggiano il Long Water, il fiume che poi si allarga a formare appunto lo stretto ed allungato lago Serpentine.



Proseguendo lungo il sentiero verso nord, in direzione opposta alla corrente, si arriva ai graziosi Giardini Italiani, dove tra vasi d'ispirazione classica zampillano giochi di fontane.



All'estremità meridionale del parco sorge invece l'Albert Memorial, eretto in memoria del principe Albert, consorte della regina Vittoria morto nel 1861. Agli angoli del podio stanno rappresentazioni allegoriche di Europa, Asia, Africa ed America, ed ancora artigianato, commercio, agricoltura ed ingegneria. Rialzata rispetto ad essi, la statua dorata del principe è sovrastata da un baldacchino che termina in un ricco pinnacolo di gusto gotico. Proprio di fronte a questo monumento, dalla parte opposta della strada, si può ammirare la Royal Albert Hall, edificio circolare che dal 1871 è ancora in uso fino ad oggi.





Il lato occidentale di questo parco è invece dominato dal Kensington Palace, residenza reale fin dal 1689. Re William e la regina Mary, i primi ad abitarlo, furono anche i primi ad aprire questi giardini reali al pubblico. Qui nacque la regina Vittoria.
All'interno del parco sono presenti varie altre statue, come l'Arco di Henry Moore o Physical Energy. E poi alberi che ospitano una ricca fauna, tra cui simpatici scoiattolini con attitudini da fotomodelli. La scoperta più gradita e subito sfruttata, però, è stata quella di un cespuglio di succose more! ^_^



Per finire la nostra piccola escursione tra i parchi di Londra c'è infine il Regent's Park, 395 acri che si dividono in una parte centrale, i Queen Mary's Gardens, ed in una parte esterna. Se la prima spicca per la quantità e la varietà di affascinanti roseti, l'altra è la più vasta area per sport all'esterno di tutta Londra, luogo di appuntamento quotidiano per giocatori di cricket e football. Se siete una compagnia di amici e volete mostrare agli inglesi come si gioca a calcio in Italia, insomma, qui troverete sicuramente qualcuno disposto a prestarvi un pallone ;)

Se siete Clara, il cui rapporto con i palloni in generale è piuttosto problematico, limitatevi a guardar giocare gli altri e riposarvi sotto un albero. Preferibilmente a distanza di di sicurezza, che non si sa mai.

Già, non sono molto sportiva. Per questo ho preferito la romantica area dei Queen Mary's Gardens, che prendono il nome dalla moglie di Giorgio V, ed ospitano più di 12000 rose di 400 varietà, oltre ad altri tipi di fiori, come le begonie o la zona della flora mediterranea. C'è anche una ricca varietà di uccelli acquatici che nuotano pacifici nel lago interno. Le siepi fiorite si intersecano a formare angoli piacevolmente riservati, dove si può sedersi su una panchina e gustare la vista, oppure si può passeggiare scoprendo gli angoli più remoti di quello che appare a tutti gli effetti come un prezioso giardino segreto al centro di una metropoli. I giardini ospitano anche un teatro all'aria aperta, che propone spettacoli da maggio a settembre.







Insomma, se siete a Londra e volete rilassarvi un po', uno qualsiasi di questi tre parchi sarà la meta perfetta. Dopotutto, anche in città ci vuole un po' di natura, no?



Clara



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