martedì 19 agosto 2014

Quando dio era un coniglio

Tra le varie letture che mi hanno accompagnata in queste ultime, impegnative settimane, comincio le recensioni promesse con "Quando dio era un coniglio", romanzo d'esordio dell'autrice inglese Sarah Winman.
Si tratta di uno spaccato di vita familiare, un ritratto che oscilla tra umorismo e malinconia, tra la prosa della vita quotidiana e la poesia variopinta ed un po' onirica data dalla diversità dei personaggi. La protagonista, Elly, è una bambina nell'Inghilterra degli anni Settanta, e poi una donna matura all'inizio del Duemila. Da bambina inizia a scoprire il mondo intorno a lei, le cose belle, come la sua amica Jenny Penny ed il suo coniglietto, appunto Dio, e quelle meno belle, come le "attenzioni" di un vicino di casa o la difficile situazione familiare di Jenny. Attraverso gli occhi della piccola Elly impariamo a conoscere la sua famiglia un po' diversa dalle altre, ma al tempo stesso identica a qualsiasi altra famiglia nei piccoli problemi quotidiani. Soprattutto si delinea il rapporto profondo con il fratello maggiore Joe, un altro dei personaggi principali del libro.
Gli anni passano, la famiglia trasloca ed apre un bed and breakfast, e nuovi personaggi si aggiungono al colorato "nido" di Elly, mentre altri svaniscono, fino alla seconda parte della storia che vede una protagonista ormai adulta alle soglie degli anni Duemila. Ed è proprio l'11 settembre 2001 che la sua vita cambia ancora una volta, quando Joe scompare inghiottito come tanti altri dal crollo delle Torri Gemelle...



Ammetto che questo libro, ad una prima lettura, non mi aveva convinto del tutto. Alcuni passaggi mi erano sembrati affrettati, alcuni elementi poco chiari, avrei voluto che approfondisse altri personaggi e così via. Ad una seconda lettura, tuttavia, l'ho apprezzato molto di più. L'autrice riesce a coniugare temi delicati e maturi con una leggerezza scorrevole, ed a tratti inserisce episodi inspiegabili, quasi magici, ma di quella magia che ciascuno può trovare svoltando l'angolo. C'è spesso un'atmosfera sospesa tra sogno e realtà, perché proprio come nella vita, questa storia non spiega il trucco. Al tempo stesso, c'è tutto il realismo della Storia, dai grandi cambiamenti degli anni Sessanta al 2001 che è stato un punto di svolta per il nostro presente, e del modo in cui questa Storia con la maiuscola si intreccia, nel bene e nel male, con le storie dei personaggi.
Questo è un romanzo di amore fraterno e di amicizia - il primo tra Elly e Joe, un legame messo a dura prova dagli eventi, la seconda tra Elly e Jenny, anche questa difficile, persa e poi ritrovata. Ma intorno a questi due temi fondamentali si muovono anche le storie degli altri personaggi, a cominciare proprio dalla storia d'amore dello stesso Joe con l'amico Charlie. E poi c'è la zia Nancy, attrice e ventata d'allegria in famiglia, e c'è Arthur, anziano ospite fisso del loro bed and breakfast che scrive memorie di avventura e spionaggio e sostiene di sapere esattamente quando e come morirà. Proprio in questi personaggi secondari si trova quella ventata di originalità, umorismo e freschezza che ha portato il New York Times a definirlo "un romanzo meraviglioso, dark e comico".
Per quanto riguarda lo stile, come ho già accennato, è molto scorrevole, con dialoghi rapidi ed excursus che in un paragrafo riassumono una vita intera. Forse proprio per questo a volte avrei preferito che ci si soffermasse di più su alcuni dettagli, sull'approfondimento di situazioni e sentimenti, ma in fondo questo è un giudizio che dipende esclusivamente dai gusti di ciascun lettore. E poi, per uno spaccato di vita, è giusto che qualcosa rimanga velato, perché alla fine la realtà non dà mai tutte le risposte o il tempo per esporle. Sono alcuni frammenti, i più significativi, della vita di Elly che ci vengono esposti, in modo accattivante ed a tratti comico, in altri momenti con tutta la tristezza di una perdita o di un abbandono.
E tra abbandoni e ritrovamenti, Storia e magia, amicizia e sesso, si arriva all'ultima pagina. La storia si conclude, ma la vita di Elly continua... continua ma, per parafrasare una delle frasi ricorrenti, "non è più tua". Al lettore rimane tutto il piacere dolce-amaro di una lettura fresca ed originale, che personalmente vi consiglio.
Arrivederci a presto,

Clara

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