lunedì 29 luglio 2013

Vacanza in Austria - prima tappa

Estate, riposo, ferie. Meritatissime ferie, dopo mesi di duro lavoro... e quale modo migliore per trascorrerle, che prendersi una settimana all'estero ed esplorare un paese nuovo?
E quindi, eccomi di ritorno, stanca ma pienamente soddisfatta, dalla mia prima vacanza in Austria. Vacanza di cui ora farò il resoconto completo, per la gioia di chiunque stia tentando di organizzare un viaggio simile, o voglia semplicemente guardare qualche bella fotografia.
Che non è stata scattata da Clara, quindi c'è qualche speranza che sia effettivamente bella.
Voce, non eri andata in vacanza anche tu?
Sono in videoconferenza, ora torno a prendere il sole.
Fantastico... okay, andiamo avanti con la presentazione dei protagonisti del viaggio!
CLARA: la vostra adorata blogger, organizzatrice dell'itinerario e gelosa detentrice della guida del Touring Club con tutte le informazioni necessarie. Appassionata di arte e beni culturali, instancabile camminatrice, ma con tendenze nevrotiche quando i suoi accurati programmi si scontrano con la realtà.
VALE: sorella minore di Clara, maggiorenne solo di nome in quanto non vuole abbandonare la sua posizione di cucciolo di casa. La sua strategia preferita consiste nel far leva sui sensi di colpa con occhioni imploranti. Parla benissimo il tedesco, ma nega spudoratamente per costringere Clara a dimostrare il suo terribile inglese nelle reception degli alberghi. Addetta alle fotografie.
PAPA': il padre delle due intrepide citate sopra, nonché autista e cassiere ufficiale della spedizione. Per quanto abbia studiato inglese e tedesco circa trenta anni fa, riesce ancora a farsi capire quasi meglio di loro. La sua capacità di mantenere il sangue freddo è fondamentale, soprattutto con quaranta gradi all'ombra. Altro addetto alle fotografie.
MAMMA: madre di Clara, ha assoluto bisogno di riposo dopo un anno molto faticoso in cui ha dovuto sopportare due figlie assai problematiche ed una casa che si sporcava magicamente da sola. Addetta alle vettovaglie ed ad impedire che Clara e Vale si uccidano a vicenda.
XARA: la fedelissima automobile che ci ha portato all'estero e ritorno.
TOMMASINA: navigatore satellitare appena inaugurato e prontamente ribattezzata perché TomTom era troppo banale. Utilissima, disponibile, peccato che i lavori stradali in corso sulle autostrade austriache ci abbiano costretti a procurarle un paio di crisi isteriche.

Ed ora che abbiamo introdotto i personaggi principali, inizia il viaggio!

Arriviamo al confine Italia - Austria di mattina, dopo una levataccia ad orari normalmente improponibili ed un viaggio passato principalmente sonnecchiando. Mi rendo gradualmente conto che l'autoradio gracchia parole incomprensibili, e capisco che siamo passati alle frequenze austriache.
La nostra prima tappa è Klagenfurt, capoluogo della Carinzia. Qui visitiamo la piazza principale, la Neuer Platz, realizzata dall'architetto italiano Domenico dall'Allio e dominata dalla fontana del Lindwurm, il leggendario drago che avrebbe abitato la zona prima della fondazione della città.




Ci spostiamo poi verso la Alter Platz, l'allungata piazza vecchia con al centro una colonna eretta in commemorazione della fine di una pestilenza, e tutto intorno negozi e locali. Lungo il percorso, è degna di nota la fontana dell'omino del Worthersee, personaggio fiabesco ed allegro.





La tappa successiva è la chiesa di sant'Egidio, costruita in stile gotico nel XIII secolo e rifatta secondo le norme del barocco nel '600. Un carillon segna le ore con una processione di graziose statuine.
Torniamo verso la Alter Platz e da qui andiamo ad ammirare la Landhaus, il palazzo rinascimentale in cui ha sede il governo regionale.


L'ultima tappa è il Duomo dei santi Pietro e Paolo, edificio costruito dai protestanti e poi passato al convento dei Gesuiti, gravemente danneggiato nella seconda guerra mondiale quando la città fu bombardata pesantemente. L'interno, a navata unica, è riccamente ornato di stucchi e quadri.
Ormai è ora di pranzo, e lasciamo Klagenfurt per dirigersi sulla riva del vicino lago Worther, molto utilizzato per gli sport acquatici. Pranzo a base di panini, poi proviamo in un bar un dolce al miele tipico della Carinzia, di cui non ricordo il nome, ma che consiglio vivamente a chiunque non abbia problemi di carie.




Un attimo di riposo in riva al lago e si riparte verso Graz, capoluogo della Stiria e seconda città più popolosa d'Austria. Parcheggiamo un po' verso la periferia ed iniziamo a camminare verso il centro, visitando in primo luogo l'esterno del LandesMuseum Joanneum (troppo poco tempo per entrare) e proseguendo poi per la chiesa francescana gotica dalle splendide vetrate.




A quel punto attraversiamo il fiume per ammirare le forme sinuose della Kunsthaus e della Murinsel, architetture contemporanee realizzate per la nomina della città, nel 2003, a capitale europea della cultura.




Ritornati indietro, deviamo verso la Paradeishof, il cortile dell'antica scuola protestante dove insegnò Keplero, oggi Irish Pub... purtroppo l'ora non è quella giusta per una pausa ;)




Da lì ci inoltriamo verso la Hauptpltaz, cogliendo nel frattempo uno scorcio dello Schlossberg, la collina che domina la città.  La Hauptplaz, con la sua grande fontana dedicata all'arciduca Giovanni e la Rathaus in stile eclettico, è la nostra ultima tappa prima di dirigerci all'automobile ed al paesino isolato di Sankt Peter, dove abbiamo prenotato un piccolo appartamento per la notte.



Dopo una rapida cena alla pensione, terminiamo la giornata con una passeggiata tra i verdi e finalmente freschi rilievi che circondano la zona, meta privilegiata per trekking e nordic walking.
Finisce così il primo giorno alla scoperta dell'Austria. Il secondo giorno è stato dedicato a Vienna, e presto vi racconterò anche quello!

Clara

2 commenti:

  1. Che bella l'Austria! Io avrei voluto visitarla in periodo natalizio, ma anche d'estate non sembra affatto male! :D

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    1. Sì, a me è piaciuta moltissimo! Purtroppo abbiamo beccato la settimana più calda dell'anno, quindi è stata un po' pesante, ma a quanto ci hanno raccontato qui in Italia era ancora peggio...

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